Planthology

Un progetto, un obiettivo, una passione.

La ricerca

Frutto di un’esauribile sete di conoscenza 

Botanici #wannabe

Un condensato di sapere a portata di click. 

La ricerca

La ricerca

Il metodo, le ipotesi, gli strumenti, gli obiettivi.

Le felci

Le felci

Comunità arcaiche da proteggere e conservare.

Tropical insider

Tropical insider

Un’esperienza squisitamente immersiva, di scoperta e condivisione.

Orto botanico

Orto botanico

La dimora di oltre 500 specie di piante tropicali.

Mi presento

Sono Daniele Cicuzza, docente presso la University Brunei Darussalam, curatore dell’orto botanico e ricercatore di esemplari vegetali quali la felce asiatica.


Sette anni fa ho scelto di coronare il sogno di studiare le piante tropicali, ho attraversato il globo e messo radici in Borneo. L’esperienza da autentico “tropical insider” ha sollecitato in me il desiderio di condividere il sapere mano a mano accumulato e tradurlo in un progetto di divulgazione scientifica: Planthology.

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Osservare, conoscere, comunicare

Mission

Planthology vuole condividere la straordinaria storia di vita delle piante.

Biodiversità, esemplari dalle forme e gli adattamenti unici ed impensabili: vi porterò con me nel cuore delle foreste tropicali, dove ci imbatteremo in un’ampia varietà di specie e – come a me piace chiamarli – “fossili viventi”, da scoprire ed apprezzare.

Vi condurrò nel mio laboratorio, in cui ogni giorno mi impegno ad estrarre piccoli grammi di conoscenza da ciascun vegetale. Vi mostrerò l’origine delle piante e come vengono lavorate per poi abitare le nostre case e città. Perché ricordate, la distanza è solo un fatto geografico.

E sul goffo tentativo di uno scienziato di far poesia, vi illustro i miei obiettivi:

Indagare la biomeccanica delle felci,

ovvero come reagiscono a stimoli stressanti quali vento e pioggia. Lo studio dell’anatomia dello stelo consente di prevederne la capacità (o meno) di sopportare le condizioni esterne. Si tratta di un progetto che ho avviato solo recentemente e tuttora in fase preliminare, ma che sono certo mi riserverà piacevoli sorprese.

Proteggere le felci e caratterizzare le specie a maggior rischio di estinzione,

considerata la continua deforestazione.

Studiare la fisiologia delle specie in ottica conservazionistica.

Le felci sono piante arcaiche e il
comportamento fisiologico in relazione al cambiamento climatico è molto variabile: conoscerlo ci consente di prevenirne l’estinzione.

Classificare le varie tipologie di felci nel sud-est asiatico,

soprattutto in Borneo. Comprendere come le stesse comunità siano circoscritte in determinati ambienti – lungo i fiumi o nel buio della foresta – e quali fattori climatici ne incoraggino la distribuzione.

Vi aspetto sul mio canale YouTube!

Lì sarete testimoni dell’avanzare del mio progetto di ricerca e divulgazione, e non solo!

Diverrete parte integrante dell’oggi ‘micro’ e domani ‘macro’ universo Planthology.
Dunque non siate scettici o indifferenti, la botanica è un fatto che vi riguarda!

F.A.Q.

Planthology esiste da poco, talmente poco che non vi è stato possibile pormi domande alle quali in futuro sarò entusiasta di dare una risposta.

Perciò ho scelto di giocare d’anticipo, immaginando quali curiosità
possa destare in voi un’iniziativa simile… Data la serietà con cui sono state formulate, mi aspetto da parte vostra un approccio ugualmente solenne.

Borneo. Ti è dato di volta il cervello 7 anni fa?
Non lo escludo, ma sono dell’idea che una discreta dose di follia sia cruciale per compiere scelte di vita così drastiche. E ad oggi temo sarà faticoso, una volta tornato in patria, riabituarsi al freddo e pallido grigiore della città: qui la natura regala colori vivaci e paesaggi mozzafiato, ve ne accorgerete!
Ok prevenire l’estinzione, la conservazione della specie e bla bla bla. Ma perché la felce asiatica?
Perché la danza? Perché il calcio? Perché la natura da sempre mi appassiona, i tropici mi affascinano e il bisogno di conoscere mi perseguita. Ho pensato che il Borneo fosse un buon compromesso per conciliare le 3 cose!
“Planthology". Come ti è venuta l’idea? E non mi dire perché studi le piante!

Hai ragione, non solo per quello. Anche per l’obiettivo – un po’ megalomane, lo riconosco – di diventare un punto di riferimento tra i divulgatori in materia di botanica; come se tutti voi vedeste in me il detentore di tutto il sapere ad oggi disponibile sulla biodiversità nei tropici. E non prendetevi gioco di me, ancora non mi conoscete ma sono un tipo dannatamente avvezzo alle sfide!

Gli step della ricerca

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L'orto botanico

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Tropical insider

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Dal Borneo a casa vostra è… Planthology!

Un paio di scroll fa, vi ho spiegato che le piante vengono lavorate per poi trovare dimora nelle nostre case e/o città. In relazione a questo, è bene anticiparvi una classificazione ‘funzionale’ che giustifica quest’affermazione.

Piante che mangiamo

Parte di una dieta biologica ed ecosostenibile, che predilige alimenti la cui biodiversità non è stata intaccata da processi guidati di crescita.

Piante decorative

Abbelliscono la casa, la tingono di colori vivaci e fragranze gradevoli, e contribuiscono al benessere psicofisico degli abitanti.

Piante della foresta

Quelle su cui ci soffermeremo, quindi… NO SPOILER!